In questi giorni nella commissione Finanze e Bilancio del Senato stiamo esaminando il Decreto “Ristori” presentato dal Governo a sostegno di famiglie, imprese e professionisti maggiormente colpiti dalla nuova ondata della pandemia.
Si tratta di misure assolutamente necessarie.
Nel prosieguo potremo riflettere sulla opportunità di modificare la tipologia degli interventi, privilegiando il principio della “filiera” e lo strumento della decontribuzione e/o defiscalizzazione.
Oggi abbiamo il dovere di procedere sulla strada indicata dal Governo, colmando con i nostri emendamenti alcuni vuoti e correggendo taluni passaggi come ci sollecitano diversi soggetti che stiamo audendo in queste ore.
Ci proveremo.
È fondamentale che i “ristori” arrivino con la massima celerità nelle tasche dei cittadini (e ciò sta avvenendo), che nessuno sia escluso, che vi sia un raccordo tra il Decreto Ristori 1 e il Decreto Ristori 2, che il Parlamento svolga la sua attività emendativa con saggezza, senza fare il “passacarte” del Governo.
E lo si faccia con la cooperazione delle opposizioni.
Siamo ancora in emergenza e da subito deve favorirsi un confronto costruttivo tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento.
Serve costruire, come ci ha ricordato più volte il Presidente Mattarella, un sentimento di leale collaborazione, essenziale oggi e domani, quando dovremo definire i lineamenti della nuova Italia, attraverso riforme strutturali e l’uso delle risorse finanziarie europee e nazionali, pubbliche e private.