La maratona negoziale di questi giorni produce un risultato importante e imponente per l’Italia. Premiata la caparbietà del governo e l’asse politico con Spagna, Portogallo e, non ultime, Francia e Germania.
Una risposta forte e adeguata viene dall’Europa anche se spiace constatare che, nonostante i drammi sanitari ed economici, nel triste palazzo Lipsius albeghino ancora egoismi nazionalistici dei paesi cosiddetti frugali, compresa la progressista Svezia, incapace di visione. Ma ora pensiamo al successo ottenuto e alla necessità che le risorse arrivino presto e attivino, a tal fine, progetti alti in materia di ambiente, infrastrutture, digitale e rete sociale, capaci di far uscire il continente dalla stagnazione e dalla rassegnazione.