Molto importante l’annuncio di poco fa della presidenza di turno tedesca del Consiglio in ordine all’accordo raggiunto con il Parlamento per l’inserimento nel Quadro Finanziario Pluriennale dello European Defense Fund. Un fondo di 7 miliardi di euro destinato a incentivare finanziariamente gli stati membri nella PESCO, cioè nella cooperazione rafforzata in materia di sicurezza e difesa. Una cifra consistente che, sebbene ridotta rispetto ai 13 miliardi proposti originariamente dalla Commissione e poi ‘tagliati’ dai Paesi frugali, è da considerarsi una notizia rivoluzionaria se pensiamo ai fallimenti, a lungo reiterati, di definire strumenti di concreta condivisione nel settore della difesa.
Dobbiamo proseguire su questa strada senza timori rafforzando l’impegno comune nella costruzione di un’Europa come global security provider, assicurando a un tempo autonomia strategica e rafforzamento del pilastro euroatlantico. Investire nell’innovazione: disruptive technology, artificial intelligence, quantica e robotica per garantire all’Italia sovranità tecnologica e farlo innanzi tutto attraverso l’industria militare italiana, a cominciare dalla nostra Leonardo, è essenziale per cogliere le opportunità della nuova fase storica europea e delle sfide del mondo che cambia.