Se l’attacco di Hamas sei mesi fa era riuscito a destabilizzare un processo di distensione nella regione medio orientale, cosa produrrà il botta e risposta degli ultimi giorni tra Israele e Iran? Il mondo se lo chiede con angoscia. Di certo siamo ad un nuovo cambio di fase che può tracimare verso una pericolosa escalation o bloccarsi miracolosamente sull’orlo del baratro.
Marco Minniti in una recentissima intervista, al solito molto acuta, ha usato , per descrivere l’invio dei droni iraniani , alcune espressioni efficaci. L’Iran , dice Minniti, non è riuscito a tener fede alla sua idea di politica paziente,il suo attacco benché’ prevedibile ha senza dubbio un forte significato politico perché è’ un attacco diretto , non più per procura. E poi aggiunge “ dopo l’aggressione di Putin alla Ucraina e di Hamas a Israele il mondo è’ entrato in una fase in cui la risposta militare appare come l’unica possibile”.
“ la guerra come prosecuzione della politica con altri mezzi … con una piccola differenza rispetto di tempi di von Clausewitz : che ci sono le armi nucleari “.
Sono considerazioni severe ma realistiche. Oggi attorno ad Israele sotto attacco si è cementato un ampio schieramento di difesa ma cosa accadrebbe se Israele si lasciasse andare ad una contro reazione? Ogni mossa reca con se’ la possibilità e il rischio di una contromossa e questo alimenta la tensione e può portare ad un esito deflagrante.
Sappiamo bene che la politica israeliana è attraversata da uno scontro tra moderati e radicali e ogni atteggiamento scioccamente liquidatorio di Israele nel suo insieme, è non solo ingiusto, è pericoloso! E sappiamo anche che tra i grandi player internazionali vi sono potenze che non hanno interesse ad una escalation che metterebbe a rischio gli equilibri mondiali. Oggi più che mai l’azione persuasiva di Usa e Ue, e direi anche di Cina, Turchia, Stati arabi moderati , è indispensabile e decisiva.
Aver creato uno scudo protettivo di Israele neutralizzando i droni iraniani, oggi deve dare la forza per impedire la follia di una contro-reazione, bloccando quella catena di attacchi e contro attacchi che potrebbe infiammare il mondo.