Non dobbiamo dimenticare che l’orgia del turbo capitalismo finanziario aveva rotto ogni argine, determinando in particolare negli Stati Uniti, una legislazione capace di favorire una ulteriore liberalizzazione del settore finanziario americano. Ciò portò all’ubriacatura dei mutui casa, impacchettati in titoli finanziari venduti e acquistati sul mercato, da banche, assicurazioni, fondi pensione e risparmiatori privati. Tutto questo sistema resse fin quando il mercato immobiliare, drogato all’inverosimile, non collassò, determinando una reazione a catena che coinvolse innanzitutto il sistema bancario e assicurativo.
Chi non ricorda il 15 settembre 2008 e lo storico fallimento della banca d’affari Lehman Brothers?
Fu quello il tragico inizio di un’invasione metastatica che sconvolse i destini socio-economici del mondo. L’Unione Europea fece lezione da quel terribile tornante della storia. Sul versante della regolamentazione finanziaria la UE, a differenza di altri, decise di unire le forze per mettere al riparo i contribuenti e tutelare i depositanti.
Nell’ambito dell’unione bancaria le grandi banche, che insieme rappresentano oltre l’80% degli attivi bancari dell’area dell’euro, sono ormai vigilate secondo le stesse modalità nell’intera area attraverso il Meccanismo di vigilanza unico, costituito dalla BCE e dalle autorità nazionali di vigilanza. Il Meccanismo di risoluzione unico gestisce la risoluzione delle crisi bancarie, ossia il processo di ordinata ristrutturazione in caso di dissesto o rischio di dissesto.
La crisi di Credit Suisse fa pensare al rammarico di non avere sinora implementato l’altro tassello dell’Unione bancaria, ossia il sistema europeo di assicurazione sui depositi che consentirebbe di proteggere i depositanti ovunque si trovino. L’ostilità tedesca su questo punto è stata inflessibile e nemmeno l’autorevolezza e la competenza dell’ex premier Mario Draghi sono riusciti nell’intento di costruire l’intesa di tutti i Governi europei.
L’allarme che risuona oggi coi fallimenti di Silicon Valley Bank e di Credit Suisse non va sottovalutato anche se non dovrebbe esserci un rischio reale di contagio per l’Europa. Tuttavia anche alla luce di ciò che sta avvenendo, sarebbe un atto di intelligenza e di lungimiranza, concludere la legislatura europea completando l’Unione bancaria con l’assicurazione europea sui depositi.
I KO Silicon Valley Bank e Credit Suisse ci ricordano che occorre completare l’Unione bancaria