“Faccio appello al segretario del Pd, Matteo Renzi, perché sproni il governo ad agire con forza sul caso dei Marò, ridando così voce e forza internazionale alla sinistra italiana, rimasta sulla vicenda per troppo tempo colpevolmente in silenzio. Di fronte ad un evento che attiene l’onore e l’autorevolezza del nostro Paese, come ha sottolineato il presidente Napolitano, non devono esistere divisioni. Obiettivo dell’Italia, di tutte le forze politiche, è riportare Massimiliano e Salvatore a casa”. Lo scrive il vice presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, in una lettera pubblicata stamani dal Corriere della Sera.
“Se anche il tentativo con la Corte suprema indiana dovesse fallire – annuncia Pittella – allora siamo pronti a chiedere alle Nazioni Unite di intervenire a difesa dei diritti umani, palesemente violati dall’India nei confronti dei nostri due Marò, Latorre e Girone. E a chiederlo sarà l’Unione europea, su spinta del Parlamento europeo. E’ infatti impensabile che l’India possa tenere in carcere due soldati stranieri senza aver ancora formalizzato dopo due anni dall’accaduto alcun capo d’accusa”.
“L’internazionalizzazione della vicenda – conclude il primo vice presidente del Parlamento europeo – si è resa ormai necessaria poiché una violazione così palese – aggravata dalla minaccia da parte di Nuova Delhi di far ricorso alla pena di morte, prevista dalla legge nazionale indiana antiterrorismo, chiaramente inapplicabile a fatti avvenuti in acque internazionali – rappresenta un precedente gravissimo che mina la certezza del diritto per tutti gli Stati e i soggetti operanti all’estero. Siano queste missioni di pace, difesa o commerciali”.