Iniziò proprio dalla mia Lauria, dalla piazza del popolo gremita all’inverosimile, la lunga corsa verso le elezioni europee del 2004.
Dalema, capolista della lista dei DS al Parlamento europeo, e leader della sinistra italiana ed europea, aveva accolto il mio invito di partire dalla Basilicata, terra a cui è stato sempre legato, e da Lauria, mia città natale e cuore delle mie vittorie politiche.
Ci fu grande entusiasmo, accompagnato da Livia Turco, D’Alema fece il suo ragionamento politico con la solita arguzia, intrecciandolo con sarcasmo verso gli avversari, e alternando riflessioni di politica nazionale e visione europea.
Sarebbe stata una campagna faticosa, e di successo.
Dalema fu il primo eletto raccogliendo 850.000 preferenze.
Io fui eletto, misurandomi con calibri da novanta come Santoro, Andria, Del Turco e tanti altri
Gli piacque molto l’aneddoto che raccontai alla fine del mio intervento introduttivo…un anziano professore di Londra voleva farsi gioco di un suo studente, aveva in mano una farfalla e chiese al ragazzo…secondo te la farfalla è viva o è morta?
Nella sua mente il professore con capelli bianchi pensava “se lo studente risponde è viva, io la pigerò tra le mie mani e morirà, se lo studente risponde è morta, io aprirò le mie mani e la libererò.
Ma lo studente più astuto del suo professore gli disse “se la farfalla è viva o è morta, caro professore, dipende dalle sue mani”
Se la nostra lista avrà successo, se D’Alema avrà una grande messe di voti, se io stesso, conclusi, sarò rieletto al Parlamento Europeo, dipende dalle vostre mani.