Questa è la democrazia, e va rispettata.
Trump è agli antipodi dei miei valori: isolazionista, misogino, razzista, populista dal linguaggio aggressivo.
Ma ci sarà pure una o più ragioni per cui lo hanno eletto ed è su quelle che la riflessione andrebbe alimentata.
C’è una parte grande della nostra società che non si sente sicura, che teme gli immigrati, che soffre i morsi dell’inflazione e della crisi economica, che ha in odio il potere spropositato della finanza e soffre i circoli radical chic, pieni di apparente buon senso, in realtà arrogantemente con la puzza sotto il naso.
Le forze progressiste non hanno saputo dare se non parzialmente risposte convincenti su questi temi e più in generale non hanno sinora offerto una chiara proposta di governo politico della globalizzazione.
In America si sono aggiunti fattori ulteriori non ultimo il ritardo incredibile con cui di è deciso di far competere la HARRIS.
Ora Trump c’è e ripropone due temi imperiosi: l’Unione europea è in grado di agire come potenza politica unita rispetto al nuovo scenario (dazi, Ucraina, Medio Oriente, Nato)?
Esiste un mondo socialista democratico e progressista che finisce di trastullarsi guardandosi l’ombelico e decide di affrontare di petto le conseguenze della globalizzazione (divari, diseguaglianze, governo dell’immigrazione, dominio della finanza, conflitti, sicurezza, etc)?
Questa sarebbe la strada!