Intervento tenuto in data 3 dicembre 1996 (seduta ant. N. 107) ” Intervento sullo svolgimento di interpellanze e interrogazioni”.
“GIOVANNI PITTELLA. Dichiaro la nostra soddisfazione per la risposta fornita dall’onorevole Ladu; una soddisfazione dovuta soprattutto alla onestà con la quale il sottosegretario per l’industria ha riportato dati ed informazioni, ottenuti per la massima parte dall’ENEL, sulla vicenda che è stata delineata ed illustrata in maniera così puntuale dall’onorevole Olivo, ma una soddisfazione anche per gli ultimi impegni assunti dall’onorevole Ladu al termine del suo intervento. Il primo impegno è relativo alla convocazione di una riunione presso il Ministero dell’industria a cui parteciperanno i rappresentanti delle autonomie locali, delle regioni Calabria e Basilicata e del sindacato. Al riguardo vorrei chiedere che anche i parlamentari delle due regioni interessate siano invitati a questa riunione. Il secondo impegno è relativo alla possibilità di riconoscere e dichiarare la valle del Mercure «bacino di crisi», poiché esistono tutte le condizioni e i requisiti per tale riconoscimento. Si tratta di una storia lunga, fatta di tante ombre e di pochissime luci; una storia in cui alle molteplici iniziative costruttive assunte dalle comunità locali, dai parlamentari, dai sindaci, dal sindacato, ha fatto riscontro tutta una serie di inadempienze: quasi un a tela di Penelope, tessuta di giorno e disfatta di notte! Le responsabilità sono attribuibili in massima parte alla struttura dirigenziale e alla nomenklatura verticistica dell’ENEL, nel nostro paese. Si tratta di capire se quella che era l’ossatura di un accordo, di un’intesa assunta e legittimata anche da atti del CIPE, sia un a ossatura confermata, ma si tratta anche di dar e un a tempistica. Non si può assistere a quello che può sembrare un disegno perverso, ovvero quello di mantenere sullo sfondo la riconversione della centrale a turbogas, mentre pian piano si assiste allo «spegnimento» dell’attuale sito; prima si rinvia al 2000, poi al 2002, al 2003, al 2004 e nel frattempo il personale va in pensione, i dipendenti quindi diminuiscono, l’attività stenta, non si fanno investimenti per la manutenzione. Se questo scenario fosse vero andrebbe smascherato e denunciato. Noi chiediamo che nell’incontro previsto si faccia chiarezza per capire quale sia la tempistica di questi impegni e come essi possano essere rispettati. Concludo, associandomi all’invito rivolto in maniera calorosa dall’onorevole Olivo in ordine al problema più generale della ristrutturazione della presenza del ENEL nelle regioni meridionali e, nella fattispecie, nelle regioni Calabria e Basilicata. Comprendiamo le esigenze legittime dell’ENEL di puntare ad un recupero di produttività, di efficienza e di efficacia, ed anche a un risanamento finanziario. Tutto ciò non può attenuare altra esigenza che è quella di non disperdere patrimonio umano e di strutture che esiste sia nella regione Basilicata sia nella regione Calabria e di non contribuire anche attraverso l’azzeramento dei distretti dell’ENEL al più generale perverso disegno di smembramento delle identità regionali che naturalmente vanno invece difese. Anche su questo, dunque, facciamo il punto e facciamo in modo che nella riunione che il sottosegretario si è impegnato a convocare si discuta con tutte le parti chiamate a dar e il loro contributo sia del problema specifico dell’ENEL e del Mercure sia di quello più generale della presenza dell’ENEL nel sud del nostro paese e, in particolare, in Basilicata ed in Calabria.”
Visualizza qui l’intervento del deputato Pittella https://storia.camera.it/video/19961203-aula-seduta-107#nav