Con la presente proposta si intende assegnare alla “Associazione nazionale privi della vista” un finanziamento pubblico per consentirle di svolgere le proprie attività in favore dei numerosissimi iscritti non vedenti sparsi in ogni parte d’Italia.
L’Associazione nazionale privi della vista è stata riconosciuta Ente morale con decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1981, n. 126.
Da tale data l’Associazione nazionale privi della vista si è sviluppata sul territorio nazionale costituendo strutture regionali e sezioni provinciali in ogni parte d’Italia e portando il numero dei suoi iscritti fino agli attuali 20.000; è divenuta in tal modo la seconda importante associazione di non vedenti italiani.
L’Associazione nazionale privi della vista svolge molteplici attività nel campo dell’assistenza, della promozione culturale, professionale, educativa e sociale; organizza corsi professionali, fornisce testi registrati su cassetta, informa e sostiene i propri soci relativamente ai loro diritti di non vedenti; svolge inoltre altre importanti attività quale il servizio per gli ausili tiflotecnici ed altri ancora.
Tutte queste attività, tuttavia, l’Associazione nazionale privi della vista le svolge con le sole proprie forze, non ottenendo che minimi contributi pubblici.
Sostenendo anche l’Associazione nazionale privi della vista si rispetterebbe il principio del pluralismo democratico, sottolineato dal Consiglio di Stato, sezione I, con il suo parere n. 226/80 del 14 marzo 1980.
Con tale contributo all’Associazione nazionale privi della vista, inoltre, si consentirebbe un’assistenza migliore a tutte quelle migliaia di ciechi che, non riconoscendosi più nell’Unione italiana ciechi (UIC), hanno inteso aderire legittimamente all’Associazione nazionale privi della vista proprio in forza dei riconoscimenti e dei pareri delle istituzioni statali.
Portale storico CAMERA DEI DEPUTATI – https://storia.camera.it/deputato/giovanni-saverio-pittella-19581119