Non penso che bisogna nascondere le proprie inquietudini soprattutto quando da esse si spera venga un qualcosa di positivo.
Confesso che la uccisione del nostro ambasciatore nella repubblica democratica del Congo, del carabiniere di scorta e l’autista, e il drammatico suicidio di un grande servitore dello Stato e mio amico Antonio Catricalá, mi hanno sconvolto profondamente.
Così come lo stallo europeo sulla vaccinazione, in pesante ritardo rispetto al mondo, mi inquieta come cittadino e come europeista che crede nella Ue e ringrazia la Ue per la risposta contro la pandemia, ma non può sottrarsi a denunciarne la lentezza oggi che si richiede urgenza e determinazione.
Lavorerò nei prossimi giorni per approfondire questi temi per dare con umiltà il mio contributo.