Oggi abbiamo il piacere di ospitare sul nostro portale una personalità importante, un punto di riferimento morale e culturale della nostra comunità, il Vescovo della Diocesi di Tursi Lagonegro, Monsignor Vincenzo Orofino.
Buona lettura!
La prima domanda è su questa guerra inattesa che ha colpito al cuore l’umanità e sta mietendo già tante vittime innocenti…
La guerra è sempre un male e fa sempre male. A tutti. Non contempla vincitori. I belligeranti sono sempre perdenti, perché fissano solo un particolare e non tutta la realtà nella globalità dei suoi fattori.
Solo il dialogo sincero e lungimirante, tra pari, può facilitare la soluzione dei problemi, che possono insorgere e spesso sono anche rilevanti per la vita e la sicurezza di un popolo.
Particolarmente insensata e drammatica è la guerra che si sta combattendo in Ucraina, con orrende devastazioni e un grande numero di vittime innocenti e indifese. Un dramma inspiegabile e impensabile! E questo accade in questo tempo e in questo mondo cosiddetto “progredito”, mentre l’umanità è ferita nel suo orgoglio da un virus aggressivo e omicida.
Pace e solidarietà sono il fulcro del suo messaggio, i valori fondanti del messaggio evangelico, oggi più che mai attuali?
La guerra in Ucraina, così come ogni altra guerra, interpella la coscienza di tutte le donne e gli uomini di “buona volontà”. Siamo chiamati in causa tutti, ciascuno con la propria competenza e con i propri carismi, perché ognuno di noi può contribuire ad alleviare le sofferenze dei fratelli in difficoltà e a far cessare le armi: con la preghiera, l’accoglienza solidale, la competenza professionale, il ruolo politico e di governo, etc.
L’arroganza dei prepotenti, in Russia come in ogni altra parte del mondo, può essere sconfitta solo da persone semplici e umili che hanno a cuore il bene di ciascuno e di tutti, edificando la civiltà della verità e dell’amore. Una civiltà che si afferma se ogni persona prende sul serio la propria vita e accoglie quella degli altri in tutta la sua immensa dignità e grandezza. Occorrono persone con il cuore puro e pacificato per far trionfare la concordia e la pace. La pace è una questione di cuore e di valori, non di strategie.
Il nostro Paese, il nostro territorio dopo il flagello del Covid rischiano di pagare un nuovo prezzo altissimo in termini di coesione sociale, di debolezza economica, di emarginazione dei più deboli …
Ogni guerra, anche la più piccola per proporzioni e rilevanza politica, è una ferita per l’intera umanità sia a livello culturale che economico e sociale. La guerra in Ucraina sta accrescendo il senso di insicurezza e di precarietà, già fortemente presente nella comunità mondiale. Soprattutto in Europa, compresa la nostra Italia, le conseguenze sono devastanti: tanta paura e sfiducia, diffuso senso di impotenza, intimo smarrimento valoriale, bloccante insicurezza economica, etc.
Proprio in questo momento di turbamento generale deve venir fuori la grande forza interiore degli italiani, ben radicati nella ricca tradizione religiosa e capaci di impegno costruttivo.
Lei ha recentemente presieduto alle celebrazioni del Beato Domenico Lentini, il Santo di paese tanto amato per il Suo esempio e il Suo amore verso i più deboli …
Abbiamo appena concluso una settimana di preghiera e di meditazione della Parola di Dio, alla scuola del Beato Domenico Lentini. Un grande uomo di Chiesa, innamorato di Dio, che ha speso la sua vita al servizio della comunità, in particolare dei più poveri e dei giovani, dei quali fu instancabile educatore perché diventassero cittadini esemplari e cristiani santi.
Si, il mondo ha bisogno di santi e di cittadini che rispettano tutti e si impegnano per affermare i diritti e il bene di tutti e di ciascuno. A cominciare dai nostri piccoli paesi, come ci insegna il nostro Beato, che possono diventare fucine di umanità redenta, case e scuole di comunione, di fratellanza, di solidarietà e di preghiera per l’umanità intera. A tutti noi il compito di pregare il Signore per la pace in Ucraina e in ogni angolo del mondo. Così sia.
Grazie Eccellenza per le Sue parole. Ci uniamo alla sua preghiera per la pace e la concordia tra i popoli.